Nb. Si è usata la parola “paziente” per colui o colei che viene aiutato/a




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Sulla via della responsabilità
La cura pastorale biblica, nella

chiesa locale.
Di Jean Gibson
Vedere le ì
Proprietà del Centro Biblico Cristiano di L’Aquila

Tel. 0862.23009 Cell. 340.4697141
Vietato fare fotocopie o riprodurre qualsiasi parte, è contro la legge!
Nb. Si è usata la parola “paziente” per colui o colei che viene aiutato/a.

E’ obbligatorio, prima del convegno a Isola dal 2 al 6 Gennaio 2009, LEGGERE CON ATTENZIONE IL LIBRO E RISPONDERE, ALLA FINE DI OGNI LEZIONE, ALLE DOMANDE. VI CONSIGLIO DI INIZIARE IN TEMPO. Se partecipiamo sufficientemente già preparati, riceveremo più vantaggi dal seminario.


Prefazione





La psicologizzazione della chiesa

Di William MacDonald

Uno dei fenomeni dell'epoca in cui viviamo è il modo in cui la psicologia si è infiltrata nella chiesa. Contrariamente a 2 Timoteo 3:16,17, la Bibbia non è più sufficiente come base per la consulenza spirituale. C'è bisogno della psicoterapia. Non si dipende più dallo Spirito Santo affinché produca i cambiamenti di cui c'è bisogno nelle vite dei credenti. Gli anziani non sono più competenti nel fornire sostegno e consiglio. Essi devono inviare le persone alla cura di terapeuti professionisti, cristiani o secolari. Questo a scapito del fatto che Dio ci ha dato nella Parola e mediante lo Spirito Santo tutto il necessario per la vita e la santità (2 Pietro 1:3).

Per generazioni i credenti hanno portato i loro problemi al Signore in preghiera. Adesso devono portarli da uno psichiatra o da uno psicologo e i giovani uomini non sono più incoraggiati a predicare la parola con forza. Adesso la parola in voga è: «fai consulenza psicologica».

Il counseling professionale è diventato un tale vitello sacro che inevitabilmente qualcuno si ergerà a sua difesa. «Cosa c'è di tanto sbagliato in esso?» Lasciate che elenchi undici cose che non vanno.

1. L'attenzione delle persone è diretta a se stesse piuttosto che a Cristo. Questo è un difetto fatale. Non c'è vittoria nel sé. L'esame di se stessi non è una cura. I buoni marinai non gettano la loro ancora dentro la barca. Abbiamo bisogno di qualcuno più grande di noi e quel qualcuno è Gesù. Prima o poi dobbiamo renderci conto che l'occuparci di Cristo è la via per la vittoria nella vita cristiana (2 Cor. 3:18).

Ibsen, il commediografo norvegese, ci racconta di una visita che Peter Gynt fece a un ospedale psichiatrico. Tutte le persone sembravano normali. Nessuno sembrava pazzo. Parlavano con buon senso dei loro piani. Quando Peter fece menzione di questo con un dottore, questi disse: «Sono matti. Ammetto che parlano con molto buon senso, ma questo è tutto. Essi sono, di fatto, ossessionati di se stessi in modo molto intelligente, solo se stessi, mattina, mezzogiorno e notte, non possono allontanarsene se lo trasciniamo dietro persino nei loro sogni. O si, caro signore, parliamo con molto buon senso, ma siamo matti più che abbastanza».

2. La psicologia moderna è basata sulla saggezza umana, non divina. Si tratta di opinioni umane piuttosto che della autorevole Parola di Dio. La varietà delle opinioni umane si vede nel fatto che esistono oltre 250 sistemi di psicoterapia, e oltre 10.000 tecniche (inclusa una per aiutare i propri animali), e ciascuna afferma di essere superiore alle altre.

Don Hillìs dice: «Questa tendenza porta con sé almeno un elemento pericoloso: il ragionamento umano prende il posto della Parola di Dio nella risoluzione dei problemi emotivi e spirituali. Risposte razionali... che non sono basate su principi spirituali possono condurre a un sollievo temporaneo ma a loro volta possono diventare deludenti e dannose».

3. Molti, probabilmente la maggior parte dei problemi per i quali la gente si rivolge al consulente sono causati dal peccato. Matrimoni falliti, famiglie divise, conflitti interpersonali, preoccupazioni, droghe, alcool, e alcune forme di depressione. Per questi problemi non abbiamo bisogno del divano, ma della croce. Solo il Salvatore può dire: «I tuoi peccati ti sono rimessi, vai in pace».

4. Il counseling moderno è molto impegnato nello spostamento della colpa ma il peccato è una malattia. O si da la colpa all'ambiente in cui una persona sì trova. I genitori sono incolpati per il comportamento inaccettabile nei confronti dei loro figli. Come risultato le persone sono sollevate dalla responsabilità personale. John MacArthur racconta di una donna che disse di avere da anni un problema con la fornicazione compulsiva: «lo psicologo suggerì che la sua condotta era il risultato di ferite inflitte da un padre passivo e una madre tirannica».

Henry Sloane Coffin ha fatto una valutazione molto pertinente della situazione: «La psicologia attuale aggiunge alibi morali. Uomini e donne si fanno analizzare e trovano l'emancipazione nel bandire i brutti nomi attaccati al peccato da una religione vigorosa, e nel ribattezzarli con etichette che non suggeriscono la colpa. Essi sono disadattati, o introversi, invece che disonesti e egoisti. Un padre di mezza età si stanca di sua moglie e si da a una relazione con una giovane che ha la metà dei suoi anni, e un professionista, l’esperto gli dice che soffre di una “crisi di ritorno all'adolescenza”, mentre avrebbe dovuto essere colpito sul volto da un “non commettere adulterio”».

5. La psicoterapia opera in modo direttamente contrario allo Spirito Santo, enfatizzando l'importanza di una buona immagine di sé e dì una salutare condizione di autostima. Lo Spirito Santo cerca di convincere i peccatori del loro peccato, e di portarli al pentimento. Cerca di rialzare i credenti che scivolano all'indietro, e di portarli alla confessione. Ogni senso di autostima che non sia fondato sul perdono dei peccati e sulla posizione dell'uomo in Cristo è falso fino al midollo.

6. Poi c'è, naturalmente, l'aspetto finanziario. James Montgomery Boice osserva: «Così nei nostri giorni abbiamo il singolare fenomeno di persone che pagano, fior di quattrini, altre persone per farsi ascoltare, le professioni psichiatriche, psicologiche e il counseling non sono che questo. Il counseling rappresenta un giro d'affari di miliardi di dollari. Ma nella grande maggioranza dei casi gli psicologi non consigliano o guidano realmente le persone. Fondamentalmente, tutto quel che fanno è ascoltare. Sono pagati per fare ciò che in tempi passati le persone facevano volontariamente».

Quando una donna si lamentò del fatto che venti anni di counseling non l'avevano aiutata, un amico

le chiese: «Sei mai andata in una chiesa per avere aiuto?»

«No, tutto quel che la chiesa vuole è il tuo denaro».

«Quanto hai speso per lo psicologo?» chiese l’amico

«Ho pagato 60 dollari alla settimana per questi venti anni, e questo da uno stipendio mensile di

2.400 dollari».

Sessanta dollari alla settimana ammontano a 240 dollari al mese. Questo è un decimo del suo

reddito. Lei stava dando la decima al suo psicologo, però non avrebbe voluto dare la decima alla

chiesa e ha ammesso di non stare meglio.

Un'altra donna ha obiettato a quel che chiamava il doppio standard del suo analista. «Per sei anni ho visitato il mio analista cinque volte a settimana e ho rinunciato a molti piccoli extra nella vita, come abiti che mi piacevano e vacanze, per potermelo permettere. Un giorno mi sono ammalata e ho saltato una seduta ma è accaduto una cosa divertente. Il mio analista insisteva nel dire che la mia malattia era una sorta di vendetta psicosomatica, che io stavo inconsciamente opponendo resistenza al trattamento. Naturalmente, ho sempre dovuto pagare. Eppure, quando lui partì per la sua solita vacanza, di un intero mese in agosto, lasciandomi a terra, sola e in panico con molti conflitti irrisolti, lui si aspettava che io capissi che le sue vacanze non interrompevano l'analisi, neanche nel pagamento».

Rollo May, un autorevole esponente psicoterapeuta sin dai suoi inizi negli anni cinquanta, lamentava il fatto che la psicoterapia aveva ceduto al fare soldi e agli «inganni». «La psicoterapia», disse, «è diventata un affare in cui tu hai clienti e fai i soldi». Molti professionisti affermano che per essere efficace, il trattamento dovrebbe costituire un sacrificio finanziario per il «paziente». Questi non ne avrebbe rispetto se fosse conveniente. Non ci si meraviglia quindi se la gente ci scherza sopra: Un nevrotico è uno che costruisce castelli in aria. Uno psicotico è uno che ci vive. Un terapeuta è uno che riscuote l'affitto.

7. A volte si paga una piccola fortuna per essere analizzati, quando quel che serve è un normale dottore. Durante due anni di counseling un autore lamentava il fatto che quando cercava di leggere la sua vista era sfocata. Il terapista replicò che «l'inabilità a concentrarsi era una tipica sindrome in soggetti con ansia fluttuante». Poiché trovava difficile trovare abbastanza denaro per pagare lo psicologo, il paziente andò da un oculista. Questi suggerì che un paio di occhiali da vista avrebbero curato la sindrome. E così fu.

8. Gli psicologi cristiani affermano di unire le migliori intuizioni di uomini non rigenerati quali Freud, Rogers, Maslow e Jung con gli insegnamenti della Bibbia. E' un'unione sacrilega. Ad un congresso sul counseling cristiano nel 1988 Jay Adams disse: «Con tutto quello che c'è in me vi invito ad abbandonare il compito infruttuoso a cui alludevo: il tentativo di integrare la verità pagana con quella biblica... Pensate alle milioni di ore e alle vite spese per questo compito senza speranza. Perché non ci sono risultati discernibili? Vi dirò perché. Semplicemente perché non può essere fatto... Il counseling si occupa del cambiare le persone. Vedete, questo è compito di Dio».

9. Persino nella maggior parte del counseling psicologico cristiano la preghiera non è accettata come una «tecnica» utilizzabile. Al meglio è tollerata, al peggio è trascurata. Pochi terapeuti cristiani spendono del tempo significativo pregando con i loro pazienti.

Dobbiamo credere che la preghiera abbia un'importanza solo marginale nell’affrontare i problemi della vita? Ci siamo sbagliati in tutti questi anni nel credere che se rispondiamo alle condizioni dì Dio, egli risponderà alle nostre preghiere?

10. In molte chiese il ministero consiste nella psicologia con una vernice di vocabolario biblico. La gente cerca pane e ottiene pietre.

11. Per dire le cose chiaramente, la psicoterapia non si è dimostrata particolarmente efficace, e in molti casi è stata dannosa.

In anni recenti, alcuni coraggiosi autori cristiani hanno sollevato il problema e hanno dato degli avvertimenti riguardanti l'intera area del counseling psicologico. Per esempio :

COMPETENT TO COUNSEL, di J. E. Adams (1970)

PSYCHOLOGY AS RELIGION: THE CULT OF SELF WORSHIP, di Paul C. Vitz (1977)

THE PSYCHOLOGICAL WAY / THE SPIRITUAL WAY, di Martin e Deidre Bobgan (1979)

PSYCHOLOGICAL SEDUCTION, di W. K. Kilpatrick (1983)

THE SEDUCTION OF CHRISTIANITY, di David Hunt e T. A. MacMahon (1985)

PSYCHOHERESY I, di Martin e Deidre Bobgan (1987)

BEYOND SEDUCTION, di David Hunt (1987)

PROPHETS OF PSYCHOHERESY I, di Martin e Deidre Bobgan (1989)

Gli oppositori hanno respinto questi libri con sarcasmo o hanno accusato gli autori di voler creare divisioni o altri mali.

Comunque, essi devono ora affrontare il fatto che uomini non cristiani, professionisti della materia, stanno dando voce a notevoli dubbi e delusioni sulla psicoterapia. Eccone alcuni:

THE MYTH OF PSYCHOTERAPY, del dott. Thomas Szasz (1978)

THE SHRINKING OF AMERICA, de Bernie Zilbergeld (1983)

AGAINST THERAPY: EMOTIONAL TYRANNY AND THE MYTH OF PSYCHOLOGICAL

HEALING, di Jeffrey Masson (1988)

II dott. Szasz, un professore di psichiatria alla State University di New York, è stato per anni un critico esplicito e franco. Ha definito la psichiatria come una pseudo-scienza, come l'astrologia o l'alchimia. Definisce la malattia mentale un mito, un'etichetta di convenienza adottata per nascondere, e cosi rendere più gradevole, la pillola amara del conflitto morale nelle relazioni umane. Egli afferma che nessuna forma di comportamento anormale è una malattia, e quindi il trattamento non è compito di un medico.

Egli si spinge oltre. Dice che probabilmente la maggior parte delle procedure psicoterapeutiche sono dannose per i cosiddetti pazienti. «Tutti questi interventi e proposte dovrebbero quindi essere considerati dannosi finché non sia provato altrimenti».

Zilbergeld afferma che generalmente è altrettanto utile al paziente parlare con un profano pronto ad ascoltare di quanto lo sia rivolgersi a un professionista.

Jeffrey Masson è un diplomato del Toronto Psychoanalitic Institute e membro della International Pychoanaiitic Association. Ha lavorato come Direttore dei Progetti per i Sigmund Freud Archives. Nella prefazione di Against Psychoterapy scrive: «Questo è un libro sul perché io credo che la psicoterapia, di ogni genere, sia sbagliata. Sebbene critichi molti singoli terapeuti e singole terapie, il mio obiettivo principale consiste nel mettere in evidenza che l'idea stessa di 'psicoterapia' è sbagliata».

Il dott. Hans J. Eysenck, professore di psicologia alla London University, trovò che una percentuale tra il 66 e il 77 % dei «pazienti» nevrotici guarisce o migliora sensibilmente con o senza la psicoterapia. Si tratta di remissione spontanea.

O. Hobart Mowrer, professore di psicologia alla University of Illinois, affermò: «Man mano che l'orologio della storia ha battuto le decadi di questo secolo, abbiamo gradualmente scoperto che il grande postulato di Freud, che la responsabilità di tutto il nostro comportamento possa essere attribuita ad altri, e che il grande scopo della vita non sia agire moralmente ma liberarci dalla colpa, ci ha gettato dalla padella nella brace».

L'affermazione che la psicoterapia abbia un'alta percentuale di successi non è basata sui fatti. Nello studio Cambridge-Somerville, potenziali giovani delinquenti sottoposti a counseling psicologico diventarono peggiori di un altro gruppo che non ricevette alcun trattamento. Si dovrebbe notare anche l'esistenza, in psicoterapia, dell'effetto psicosomatico, o placebo. «Un'alta aspettativa di miglioramento, alimentata dalla promessa dello psicoterapeuta di poter affrontare efficacemente il problema, conduce alla sensazione di aver conseguito un buon risultato e un apprezzamento entusiastico, anche se non c'è stato un cambiamento reale».

Qual è, quindi, la conclusione? La conclusione è che «un gran movimento rivoluzionario che ha promesso di spiegare in termini scientifici tutti i disturbi nevrotici e curare molti di essi» ha fallito. E mentre molti professionisti secolari ammettono che successi drammatici e cure sono praticamente

inesistenti, la chiesa evangelica si rivolge sempre più alla psicoterapia invece che alla Bibbia come se si trattasse della panacea per tensioni, ansietà e altri problemi,

Per citare nuovamente Don Hillis: «Probabilmente è ora che la chiesa faccia un esame dì coscienza sul fatto che le persone religiose alla ricerca di aiuto si rivolgono agli psicologi e agli psichiatri, piuttosto che alla chiesa. Forse qualcuno dovrebbe preoccuparsi quando giovani credenti sentono di poter fare di più per l'umanità da psicologi e psichiatri che non da pastori o evangelisti. Forse una nuova considerazione del Libro, la Sacra Scrittura., rivelerà una psicologia spirituale che fornirà risposte spirituali ai bisogni emotivi e mentali del popolo di Dio».

C'è un posto per il counseling, ma deve trattarsi del counseling biblico. Non deve togliere di mezzo la Bibbia, né lo Spirito Santo, né la preghiera. Non deve scusare il peccato né sollevare le persone dalla responsabilità personale.

Counseling e responsabilità

1. La crescente domanda di counseling.

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